Come far posare i nostri soggetti? Ecco una delle grandi domande per chi si avvicina al ritratto! Sicuramente tra chi legge, molti saranno più esperti di me sull’argomento e quindi ti starai chiedendo:

Perché scrivi su un qualcosa che per te è ancora materia di studio?

Sì, ci sto ancora lavorando, e questa serie di post mi serve anche per fare il punto della situazione, sperando che possa dare degli spunti di riflessione anche a te.

È  chiaro che il mix per una buona fotografia di ritratto è fatto da:

♦ Il set

Location, luci (schema luci, temperatura colore, modificatori – su questo argomento puoi leggere la mia serie di articoli sull’uso del flash)

♦ Lo styling

Trucco, abbigliamento e, soprattutto, i loro colori. Quando possibile, usare vestiti della stessa tonalità dello sfondo e delle luci o abbinare colori complementari, migliora l’efficacia comunicativa della fotografia.


 
Qui sopra alcuni scatti di Nima Benati per Maison internazionali: sicuramente una fonte di ispirazione per lo styling curatissimo ed il colour matching perfetto all’interno del set (e, a dire il vero, si nota anche una marcata uniformità stilistica tra differenti set).

♦ Il fotografo

Capacità tecniche e abilità relazionali

♦ Il soggetto

Un professionista, che conosce bene le proprie pose ed espressioni, può rendere il lavoro migliore.

 

Online trovi un’infinità di tutorial di vario genere (prova a Google-are “posing guide“)…

come far posare

© autore a me non noto (immagine da web)

… ma davvero ti vuoi riferire a questi schemi? Certamente sono utili, ma non dimenticare mai che stai lavorando con una persona e non con un manichino!

Soprattutto perché spesso capita di fotografare soggetti comuni: una ragazza che vuole regalarsi qualche foto carina, un aspirante modello che deve ancora iniziare la propria formazione e carriera, una coppia che vuole un ricordo insieme o che sta per sposarsi, qualcuno di timido o che non si è mai fatto fotografare…

 

Come far posare questo tipo di soggetti? Sembra banale, ma non lo è, il primo consiglio è: sii gentile e paziente!

Se sei un soggetto sanguigno, impaziente e nervoso, forse fotografare persone timide non è il tuo mestiere! Mettere a proprio agio la persona, chiacchierando, raccontando aneddoti simpatici, facendo battute di spirito o qualsiasi cosa sia nelle tue corde, è il punto di partenza!

Se dopo un po’ di scatti noti che la persona non si è rilassata, probabilmente stai sbagliando qualcosa: la cosa più importante è divertirsi!

Per i consigli pratici seguimi il mese prossimo sul prossimo articolo! Tu come fai a creare empatia con i tuoi soggetti? Scrivilo nei commenti!

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